Statement

EN
Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe, Rosario Sorbello) is an artistic collective actively researching those forms of artistic production resulting from intellectual speculation and technical innovations, which have guided and determined the development of our visual culture since the age of modernity.

The collective practice consists mainly of sculptures and installations
- often activated by performances - inspired by a complex and varied imaginary, ranging from the marvelous effects obtained through theatrical machines, to the mediatic power of the first cinematic projections.

The inevitable link between the political and economic system and the representation modes within society becomes the object and subject matter of a new aesthetic production; through a dialogue with the past we attempt to foster a reflection on the concept of technique and spectacularization within contemporary society.

IT
Gli Impresari (Edoardo Aruta, Marco Di Giuseppe, Rosario Sorbello) è un collettivo artistico impegnato in un lavoro di ricerca su quelle forme della rappresentazione, frutto di speculazioni intellettuali e innovazioni tecniche, che a partire dall’età moderna hanno guidato e determinato lo sviluppo della nostra cultura visiva.

Attraverso una nuova sperimentazione di tecniche e dispositivi di rappresentazione oggi considerati obsoleti, il collettivo mette in discussione una visione lineare della storia della tecnica, e dunque, del concetto stesso di progresso tecnologico.

Il lavoro de Gli Impresari consiste prevalentemente in sculture e installazioni - spesso attivate da performance – ispirate ad un immaginario complesso e variegato, che spazia dagli effetti di meraviglia ottenuti attraverso le macchine teatrali di epoca barocca, al potere mediatico dei primi esperimenti di riproduzione meccanica delle immagini.

L’inevitabile legame tra il sistema politico-economico e i modi della sua rappresentazione all’interno della società, diventa oggetto e materia di una nuova produzione estetica, che attraverso un dialogo con il passato tenta di stimolare una riflessione sul concetto di tecnica e spettacolarizzazione all’interno della società contemporanea.